Polo Psicodinamiche

Una ciclo di letture psicoanalitiche a cura di Dario Spanò con ospiti, ogni due mercoledì in diretta sul canale YouTube del Polo Psicodinamiche ore 21.00-22.00.
Puoi partecipare alla diretta anche collegandoti al seguente link:
La Vela Di Sigmund 

Un viaggio esplorativo tra le onde originarie delle teorie della psiche, guidati dalle intuizioni dei grandi pionieri della psicoanalisi.
Attraverso queste letture, Dario Spanò – curatore e ideatore della Vela di Sigmund con Irene Battaglini, nell’alveo di Polo Psicodinamiche insieme alla Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Interpersonale Umanistica “Erich Fromm”, vi invita a riscoprire le antiche mappe delle profondità dell’inconscio con lo stesso spirito di curiosità e scoperta che animava Freud, Ferenczi e Jung e molti altri analisti di cui parleremo nel corso della rubrica.
Il 12 giugno apre il primo ciclo del 2024.

N°1 - MERCOLEDÌ 12 GIUGNO 2024

Lettura selezionata: Trattamento psichico (trattamento dell’anima) di Sigmund Freud.

Riferimenti bibliografici: Freud, S. (1890). Trattamento psichico (trattamento dell’anima). OSF, vol. 1. Boringhieri, Torino, pp. 93-111.

Discussant: Irene Battaglini

Sinossi: Il presente scritto è un contributo di Freud a un’opera a carattere semi-popolare pubblicata originariamente nel 1890 in due volumi, frutto della collaborazione di vari autori, intitolata “La salute“. Nel saggio in questione – che costituisce un autentico precursore rispetto allo sviluppo del metodo catartico e della psicoanalisi – Freud indaga alcune caratteristiche peculiari del trattamento psicologico. Nello specifico, l’autore considera la possibilità di influire sullo stato fisico di un ammalato attraverso l’azione esercitata sulla sua psiche. Nella parte iniziale dello scritto è rimarcato il ruolo cruciale svolto dall’uso delle parole e dalla personalità del medico rispetto agli esiti di varie tipologie di trattamento fisico e psichico; Freud si sofferma, in particolare, sulle implicazioni dell’utilizzo della suggestione nei trattamenti psichici nonché, di seguito, su alcune caratteristiche della terapia ipnotica di cui sottolinea potenzialità e limiti, tentando, inoltre, di delimitarne gli ambiti di applicazione.

N°2 - MERCOLEDÌ 26 GIUGNO 2024

Lettura selezionata: Il poeta e la fantasia di Sigmund Freud 

Riferimenti bibliografici: Freud, S. (1907). Il poeta e la fantasia. OSF, vol. 5. Boringhieri, Torino, pp. 373-384.

Discussant: Andrea Galgano

Sinossi: In questo breve ma denso saggio – che costituisce il resoconto di una conferenza tenuta da Freud nel 1907 – sono analizzati i rapporti esistenti tra gioco, fantasia e creazione poetica. Freud si interroga sul mistero insito nell’attività poetica individuandone le prime tracce nella propensione al gioco durante l’infanzia. L’autore paragona dunque l’attività creativa del poeta al giuoco del bambino evidenziando il ruolo centrale rivestito dai desideri e dalle fantasie nei processi di investimento affettivo e pulsionale. Freud si sofferma, di seguito, su alcuni cambiamenti che incorrono nel processo di sviluppo della personalità adulta nonché sugli elementi costitutivi dell’attività fantastica, ipotizzando che siano i desideri insoddisfatti le forze motrici della fantasia. Quest’ultima, in relazione ai sogni ad occhi aperti e ai ricordi d’infanzia, è ritenuta il presupposto essenziale nonché fucina per poter generare un’attività creativa, pertanto diviene il principale strumento utilizzato dai poeti – e più in generale dagli artisti – per favorire una condizione di appagamento pulsionale, in grado altresì di procurare uno stato di piacere nel fruitore dell’opera poetica che, attraverso questa, è posto, a sua volta, nella condizione di liberare le proprie tensioni personali.

N°3 - MERCOLEDÌ 10 LUGLIO 2024

Lettura selezionata: Il problema del termine dell’analisi di Sándor Ferenczi

Riferimenti bibliografici: Ferenczi, S. (1927). Il problema del termine dell’analisi. Fondamenti di psicoanalisi, 3, 293-303.

Discussant: Irene Battaglini

Sinossi: In questa relazione scritta nel 1927 per il X congresso della Società Psicoanalitica Internazionale, Ferenczi discute la posizione dell’analista rispetto ad una fase molto delicata del trattamento: il termine dell’analisi. Nel perseguire il precitato obiettivo l’autore riporta alcune importanti considerazioni a partire da alcuni casi clinici seguiti personalmente. Nel presente scritto risulta inoltre degna di nota la posizione critica che Ferenczi assume verso quegli analisti che spingono il paziente ad abbandonare l’analisi, ancor prima che questi abbia potuto considerare se vi siano stati cambiamenti psichici consistenti nella sua vita e nel suo comportamento. Uno dei meriti dell’opera è inoltre quello di portare alla luce la differente posizione che Freud e Ferenczi attribuiscono all’analista nella “situazione analitica”. Non a caso si tratta di un contributo ascrivibile alla fase matura dell’evoluzione del pensiero di Ferenczi, che precede di alcuni anni la famosa rottura del primo con il maestro, che si sostanzierà concretamente con la presentazione del diario clinico da parte dello psicoanalista ungherese.

N°4 - MERCOLEDÌ 24 LUGLIO 2024

Lettura selezionata: Ricordi, Sogni, Riflessioni (Prologo) di Carl Gustav Jung 

Riferimenti bibliografici: Jung, C. G. & Jaffé, A. (1961/1965). Ricordi, sogni, riflessioni. Il Saggiatore.

Discussant: Michele Abbati

Sinossi: Una prolungata immersione nelle profondità dell’Io, una turbolenta esplorazione dei luoghi più reconditi e inaccessibili della nostra interiorità. Questo ha significato per Carl Gustav Jung portare alla luce i ricordi di una vita e scrivere la propria autobiografia. Un travaglio attraverso il quale lo psichiatra di Zurigo riuscì a far riaffiorare gli intimi legami che univano le idee della maturità, esposte all’interno delle sue opere scientifiche, alle sue più torbide memorie: l’infanzia, i viaggi, le immagini sconvolgenti che ne segnarono le prime esperienze oniriche, la passione per la filosofia, la letteratura e le religioni, gli studi e i primi successi professionali; fino all’incontro con Sigmund Freud, la collaborazione tra i due, le incomprensioni e le rivalità. Pagine in cui Jung racchiuse la sostanza spirituale del proprio insegnamento e tracciò una meravigliosa geografia dell’animo umano.

Nel prologo Jung si rivolge al lettore nella sua nudità umana e descrive la propria intera esistenza come un’autorealizzazione dell’inconscio; procede dunque al racconto del Suo “mito personale” fornendo interessanti spunti in merito alla propria visione della Vita tratti da alcuni ricordi d’infanzia e dai sogni più significativi nella Via che lo ha condotto alla ricerca di Se stesso e della propria Verità nel corso del Suo personale processo verso l’Individuazione.